La nutrigenetica, la disciplina che studia come i geni di un individuo interagiscono con la sua dieta, riveste un ruolo fondamentale nella comprensione e gestione della celiachia, una patologia autoimmune con potenziali gravi implicazioni sulla salute. La presenza di specifici geni (HLA-DQ2 e HLA-DQ8) può aumentare la probabilità di sviluppare la malattia, ma non necessariamente condurre alla sua manifestazione. Questa guida offre una panoramica sull’importanza dei test nutrigenetici nella scoperta e gestione della predisposizione genetica alla celiachia e perchè è così importante rilevare in tempo una predisposizione genetica.
Celiachia e predisposizione genetica: il ruolo cruciale della nutrigenetica
La nutrigenetica permette di comprendere come l’organismo reagisce a specifici nutrienti in base al proprio codice genetico. Nel caso della celiachia, questa scienza svela il rapporto tra il glutine – proteina presente in vari cereali – e la reazione autoimmune che provoca un attacco all’intestino tenue, con conseguente infiammazione e danneggiamento dei villi intestinali. Questi ultimi sono cruciali per l’assorbimento dei nutrienti, la cui compromissione può causare malnutrizione e altri problemi di salute.
Circa il 35% della popolazione presenta una predisposizione genetica alla celiachia, ma solo una piccola percentuale sviluppa effettivamente la malattia. Grazie ai progressi in nutrigenetica, è possibile individuare questa predisposizione e attuare strategie preventive.
Le conseguenze della predisposizione genetica alla celiachia: il contributo della nutrigenetica
La sola predisposizione genetica può comportare conseguenze anche gravi, soprattutto se non si dispone di una corretta diagnosi nutrigenetica. La nutrigenetica, infatti, offre la possibilità di comprendere meglio la causa di sintomi o problemi legati alla celiachia, anche quando la malattia non si è manifestata. Tra le conseguenze più note si annoverano problemi di fertilità, danni intestinali, problemi neurologici e un aumento del rischio di sviluppo di altre malattie autoimmuni.
La nutrigenetica e i test di predisposizione genetica alla celiachia
I test di nutrigenetica sono fondamentali per identificare la predisposizione alla celiachia, soprattutto per coloro con un’anamnesi familiare di questa patologia. Non solo: la nutrigenetica, grazie all’analisi genetica, può supportare le decisioni relative alla dieta di chi risulta predisposto.
Attualmente, la nutrigenetica dispone di tecniche avanzate che consentono di eseguire il test genetico per la celiachia direttamente a casa. Si può, ad esempio, acquistare un kit dal sito saluteovunque.com per il prelievo del campione di DNA con un tampone buccale. L’analisi viene poi eseguita nei laboratori italiani di Eurofins Genoma, leader nel campo dei test genetici.
L’affidabilità dei test genetici “fai-da-te” per la celiachia
Nonostante il prelievo del campione di DNA sia eseguito a casa, l’affidabilità dei test nutrigenetici “fai-da-te” è assicurata. Infatti, l’analisi è condotta in laboratori dotati di tecnologie di altissimo livello, garantendo la stessa precisione di un test eseguito direttamente in laboratorio.
La nutrigenetica, la diagnosi della celiachia e i test di predisposizione
I test di diagnosi della celiachia includono esami sierologici e biopsia intestinale, mentre il test genetico di predisposizione si concentra sulla ricerca di specifici alleli dei geni HLA-DQ2 e HLA-DQ8. Quest’ultimo può individuare persone a rischio, anche se asintomatiche. Questo, ad esempio, è particolarmente utile in caso di diagnosi incerta o quando i test sierologici non possono essere eseguiti.
Ma il vantaggio più interessante dei test genetici è proprio quello di individuare un possibile rischio di insorgenze della patologia. Questo ci porta a evitare tutti i rischi collegati anche alla sola predisposizione stessa. Spesso, infatti, capita di attribuire alcune complicazioni a cause errate. Ad esempio, alcuni casi di infertilità femminile sono dovuti a una predisposizione genetica alla celiachia.
Cosa fare in caso di predisposizione alla celiachia?
In caso di un risultato positivo al test di predisposizione genetica alla celiachia, è opportuno evitare di prendere qualsiasi tipo di decisione autonoma sulla propria dieta. È opportuno, infatti, consultare un nutrizionista che, leggendo i risultati dell’analisi, potrà consigliare, in base al grado di rischio, le giuste misure e cautele da prendere sulla propria alimentazione.
La predisposizione alla celiachia come opportunità di prevenzione attraverso la nutrigenetica
La scoperta di una predisposizione alla celiachia può sembrare preoccupante, ma grazie alla nutrigenetica e alla disponibilità di test genetici, si può gestire in modo proattivo questa condizione, prevenendo eventuali problemi di salute legati alla malattia. Pertanto, la nutrigenetica emerge come un strumento fondamentale nella comprensione, gestione e prevenzione della celiachia.