Consumo di alcol in Italia e sensibilità all’alcol

Nel consumo eccedono più frequentemente rispetto alle raccomandazioni del Ministero della Salute gli ultrasessantacinquenni, i giovani di 18-24 anni e gli adolescenti di 11-17 anni.

Nel 2016 si stima che i consumatori giornalieri di bevande alcoliche siano il 21,4% della popolazione di 11 anni e più, confermando il trend strutturale discendente degli ultimi dieci anni (22,2% nel 2015 e 29,5% nel 2006). Continua invece ad aumentare la quota di coloro che consumano alcol occasionalmente (dal 38,8% del 2006 al 43,3% del 2016) e che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 26,1% al 29,2%).

Tra gli adolescenti diminuisce sensibilmente il consumo di alcolici (dal 29 al 20,4%) sia giornaliero (peraltro molto contenuto), sia occasionale, seppure con un andamento oscillante negli ultimi anni

Beve vino il 51,7% della popolazione di 11 anni e più che ha consumato alcolici nel 2016 mentre il 47,8% consuma birra e il 43,2% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori.

Prevalgono i consumatori moderati (48,8% sul totale della popolazione e 75,4% sui consumatori annuali). Stabili, rispetto al 2015, i comportamenti di consumo abituale eccedentario o di binge drinking, che hanno riguardato 8 milioni e 643 mila persone (15,9% della popolazione e 25% dei consumatori).

Nel consumo eccedono più frequentemente rispetto alle raccomandazioni del Ministero della Salute gli ultrasessantacinquenni (36,2% uomini e 8,3% donne), i giovani di 18-24 anni (22,8% e 12,2%) e gli adolescenti di 11-17 anni (22,9% e 17,9%).

La popolazione giovane (18-24 anni) è quella più a rischio per il binge drinking, frequente soprattutto durante momenti di socializzazione, come dichiara il 17,0% dei ragazzi (21,8% dei maschi e 11,7% delle femmine).

Documento originale ISTAT – (Rif. Bibl.)

L’alcol etilico, oltre all’acqua, è il principale componente delle bevande alcoliche. La sensibilità all’alcol nasce dall’incapacità di metabolizzare correttamente le quantità assunte a causa di un difetto genetico che limita la produzione degli enzimi coinvolti nel processo.

I segni e sintomi più comuni di sensibilità all’alcol sono congestione nasale e arrossamento della pelle. Per questi motivi il test Genetico per la Sensibilità all’alcol può aiutare a capire se si ha una difficoltà a metabolizzare l’etanolo o se si ha un’aumentata tendenza al consumo di alcolici. In alcuni casi la sensibilità all’alcol e associata alla sensibilità ai solfiti. In caso di accertata sensibilità all’alcol è necessario adottare uno stile alimentare adeguato.

I nostri test consigliati

La sensibilità all’alcol si manifesta in soggetti che non metabolizzano le tossine dell’alcol. I sintomi più comuni sono arrossamento del viso, prurito, naso che cola, mal di testa, pressione bassa, nausea e vomito.

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